San Quirico d’Orcia è il cuore della provincia più termale d’Italia, quella di Siena. Bagno Vignoni è il suo gioiello, un luogo dove terme, storia e benessere convivono fin dall’antichità.
Il suo simbolo è la vasca termale da cui sgorga la sorgente naturale di acqua termale che, dopo aver percorso un tratto sottoterra, riemerge nei gorelli del Parco dei Mulini prima di gettarsi nella gora, la vasca di raccolta al di sotto della rupe che si affaccia sulla Val d’Orcia.
Luogo per personaggi illustri, viaggiatori e registi
Nel Medioevo Bagno Vignoni godeva di grande fama e personaggi illustri venivano a curarsi con le sue acque. Santa Caterina vi soggiornò fra il 1362 e il 1367 e a lei sono dedicati il loggiato e la cappella davanti alla vasca. Anche Lorenzo il Magnifico passava le acque qui, così come Papa Pio II Piccolomini mentre i viaggiatori del Grand Tour ne scrissero, di frequente, sui loro taccuini. La suggestione dei vapori e dei fumi delle sue acque furono di ispirazione per la scena del film capolavoro come quello che Andrej Tarkosvskij girò qui sul finire degli anni ’70 intitolato Nostalghia.
La presenza della sorgente termale, che garantiva un flusso d’acqua abbondante e perenne e la vicinanza con la Via Francigena, hanno fatto di Bagno Vignoni un importante centro molitorio. Ne sono testimoni le vasche romane e il Parco dei Mulini, che dominano la Val d’Orcia.
«O Naiadi che abitate questi caldi vapori liberando il fuoco perenne fra le onde restituendo col vostro eterno fluire i sofferenti liberi dalla morte odiosa, io vi saluto, e voi donate acque copiose. Scorrete leggiadre o buone sorgenti e portate agli infermi col vostro fluire la salute ed ai santi un bagno dolcissimo. Entrambi vi saranno grati» recita l’iscrizione in greco antico, scolpita nel XVI secolo su una colonna nel loggiato di Santa Caterina, di fronte alla cappella.
Bagno Vignoni
